Come noto il Parco Cassarà è ancora chiuso a seguito del ritrovamento di amianto e altri materiali potenzialmente dannosi. A Gennaio si è avviato il bando di gara per la bonifica di una prima area.
Questa mattina abbiamo notato movimenti all’interno dei cancelli chiusi, lato via Basile. Dopo esserci informati abbiamo appreso che gli operai al lavoro stavano provvedendo a realizzare viali tagliafuoco in vista della prossima estate per scongiurare eventuali incendi.
Ciò conferma quanto è possibile scorgere dai cancelli di via Basile, ovvero che l’area in questione è sommersa da erbacce alte e rigogliose, che a causa del sequestro stanno soffocando alcuni piante. Con le temperature estive il rischio che queste possano bruciare con un minimo innesco è concreto.
E’ sicuramente un’attività opportuna per scongiurare ulteriori danni.
Ci poniamo però un quesito: se la manutenzione in alcune aree del parco è interdetta in quanto la disposizione del giudice vieta qualsiasi intervento per non alterare lo status quo del terreno, come mai si consente la realizzazione dei viali tagliafuoco? Ipotizziamo che il giudice abbia concesso una deroga apposita al provvedimento. Se così fosse, non potrebbero essere consentiti ulteriori interventi in deroga per provare a salvaguardare qualche pianta in più?
Cercheremo di approfondire sulla vicenda.
Qualcuno dica a questi operai che basta pittare il cancello, per evitare che la ruggine se lo mangi….
L’attenzione intorno alla questione Parco Cassarà sta crollando drammaticamente.
Che si deve fare per sapere dei tempi certi?
Lato Basile è tutto abbandonato, invece lato corso Pisani tutto “curato”. Ancora non ho nemmeno capito quali sono esattamente le aree incriminate. Sarebbe utile una mappa.
i frassini che fine hanno fatto?